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Ballerini o “ballatori”?

PAROLA SBAGLIATA O NEOLOGISMO?

Il termine "ballerino" ha, almeno in italiano, un significato piuttosto esteso; il suo utilizzo infatti mette sullo stesso piano Roberto Bolle con il frequentatore di serate che, per puro divertimento, si diletta a ballare "nei peggior bar di Caracas".
Altra criticità tante volte è l'uso inflazionato del termine: il suo utilizzo spregiudicato porta talvolta i più fragili mentalmente a pensare che bastino 6 mesi di corso collettivo 1 volta alla settimana per diventare ballerini, ma questo è un tema che sviscereremo prossimamente.

Sulla nostra diatriba linguistica ci viene in aiuto lo spagnolo: qui infatti troviamo 2 termini distinti per definire i ruoli qui sopra analizzati.
Ecco che quindi Bolle diventa "bailarín" e il signor Rossi "bailador".
E visto che i nostri cugini sono noti per tradurre nella propria lingua qualunque parola (il mouse del computer è "el raton"), non ne avranno a male se per una volta lo facciamo noi.
Bailador diventa così "ballatore".
Eh sì, non suona benissimo, ma se il nostro maestro Francesco, che calca i maggiori palchi del pianeta nell'ambito latino e a cui tra le altre cose siamo debitore di questa storia, si fregia con onore di questo titolo, beh, credo possa andare benissimo anche per tutti noi.

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